Amy Winehouse, la diva e i suoi demoni. L’ultima intervista di Rolling Stone.
Quanti anni avevi quando hai fatto il primo tatuaggio?
Quindici più o meno.
Cosa rappresenta?
Mi sono fatta fare Betty Boop sulla schiena. Semplicemente mi piacciono i tatuaggi.
Cosa ne hanno pensato i tuoi genitori?
In pratica, i miei genitori hanno capito che avrei fatto quello che volevo, tutto qui, davvero.
Quanti tatuaggi hai in tutto?
Dodici o tredici.
Hai sempre nutrito un interesse per le pinup classiche e cose del genere?
Sì, direi di sì.
Chi è Cynthia?
È mia nonna, pace all’anima sua.
Te ne sei mai fatto coprire uno, oppure ce n’è qualcuno che non ti piace avere sotto gli occhi?
Non mi pento di nulla.
Nulla?
No.
Allora come fai ad affrontare le cose che vorresti non fossero successe?
Non so. Chiedimelo dopo che sono stata a casa e ho visto Blake.
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Tratto dall’intervista Amy Winehouse, la diva e i suoi demoni. L’ultima intervista di Rolling Stone. (qui), di Jenny Eliscu, 23 Luglio 2015, www.rollingstone.it.
Amy: “Droga, ho chiuso. Ora rivoglio mio marito.”
Dopo tre mesi di Caraibi, Amy Winehouse è tornata a Londra. Ha preso casa a Barnet, North London, a un tiro di schioppo dai genitori e lontano dalla folla dei paparazzi, e si è rifatta la stessa pettinatura cotonata di sempre – è il suo marchio – abbandonata in vacanza. Ha annunciato anche il suo grande ritorno sulle scene dal 26 maggio a Londra, anche se i guai sono più tenaci dei paparazzi e seguono Amy ovunque vada. Denunciata per aggressione a un fan, si è discolpata giorni fa in tribunale, mentre restano irrisolti i problemi coniugali col marito Blake Fielder-Civil.
Amy cosa l’ha portata a Santa Lucia, l’isola caraibica?
Volevo prendermi una bella pausa al sole. Volevo mangiare bene e rimettermi fisicamente così ho scelto un bellissimo albergo con una spiaggia stupenda e un centro benessere. Ogni giorno sceglievo un trattamento, sauna, massaggio con le pietre calde e poi facevo yoga , nuotavo in mare oppure giocavo a tennis anche se non sono bravissima.
Circolano foto di lei al trapezio
Be’, la gente non sa che prima di arrivare al successo andavo sempre in palestra, quindi non è difficile per me riprendere l’allenamento fisico. Mi piaceva fare esercizio al trapezio sul prato davanti al bar dell’hotel. Tutti i pomeriggi alle quattro ci alternavamo al trapezio sotto la guida di un istruttore. Serve concentrazione ma è un esercizio completo che tonifica i muscoli della parte alta del corpo.
Davvero ha smesso con la droga?
Sì, del tutto. Da quando sono andata ai Caraibi non mi faccio più di eroina né di crack e sto molto meglio. Gli alcoolici erano inclusi nel prezzo dell’hotel e qualche sera ho bevuto un paio di drink, ma non c’è niente di male in vacanza.
Com’è la situazione tra lei e suo marito a questo punto?
Amo ancora Blake, moltissimo, e voglio che venga a vivere con me nella casa nuova. Non gli permetterò di divorziare da me perché lui è me al maschile, siamo perfetti l’uno per l’altra. Ok, mi sono divertita un po’ con un bel tipo a Santa Lucia, ma era una cosa da vacanza, voglio solo Blake, nessun altro. Non volevo tornare in Gran Bretagna finché lui era in cella perché c’erano troppe negatività in giro. Mi sarebbe piaciuto portarlo con me a Santa Lucia perché ci siamo stati in viaggio di nozze e so che adora quel posto. Vedremo.
Come mai una nuova casa?
Volevo ricominciare da zero in un posto nuovo, lontano dal centro di Londra, dove è troppo facile per i paparazzi accamparsi davanti alla porta e osservare ogni mio movimento. Volevo anche abitare più vicino a mia mamma, vivere in campagna. Penso che sia una vita più sana.
Deve esser pesante per lei finire sui giornali, le sbronze, il peso, i graffi sulle braccia…
Mi disturba solo il pensiero che le foto le vedano i miei e si preoccupino, a me normalmente non fanno nè caldo nè freddo.
Quel tempo se l’è lasciato alle spalle.
Sì, sono stata male e mio padre ancora mi fa la ramanzina. Mi sono messa nei guai ma non lo farò più.
Ha mai preso lezioni di canto?
Sì a scuola assieme a molti altri alunni, ma mai lezioni individuali. Mi è sempre piaciuto scrivere poesie, ma la prima volta che ho musicato un testo è stato a quindici anni per l’esame di musica. Mi ricordo che pensai che era una cosa facilissima ma non l’ho consegnato. Così ho preso un’insufficienza.
Come crea una canzone?
Parto da un’emozione, ma detto così suona un po’ sdolcinato, vero? A volte parto da un’emozione, a volte da dei versi o da una melodia che ho in testa, gli accordi di chitarra in genere vengono per ultimi. Per Rehab, ad esempio, ero per strada con Mark Ronson e ho cantato il refrain ad alta voce, così, per scherzo. In realtà era insulso.
Le ha cantato anche il pezzo che fa “no no no”?
Sì, la strofa tutta intera esattamente come è nel disco! Non è stato difficile, racconto quello che la mia vecchia casa discografica (guidata dall’ex manager delle Spice Girls Simon Fuller) voleva che facessi: disintossicarmi.
E’ vero che ha un carattere intrattabile?
Beh, do retta solo alla bambina che ho dentro. Da quando avevo quindici anni i miei si sono resi conto che avrei fatto solo quello che volevo, e così è stato.
In passato lei ha detto che potrebbe anche abbandonare la musica per farsi una famiglia.
La musica farà sempre parte della mia vita ma non devo per forza venderla agli altri. Amo la musica ma mi piace anche avere una famiglia, che è la cosa più importante per me. Non vuol dire che io sia pronta a costruirne una adesso, subito. Sento di avere dentro un altro album.
Compone ancora?
Sì e no. Ho un sacco di roba qui (indica la sua famosa cotonatura) mi serve solo un po’ di tempo per passare in rassegna i testi e le idee che mi sono annotata. Io butto giù e poi ci torno sopra. Ho ancora moltissimo materiale dell’ultimo album rimasto inutilizzato. Mi piace raccontare il lato buffo delle cose tristi e il lato triste delle cose allegre. Mi piace l’agrodolce e ci saranno sempre cose dolci-amare per me su cui scrivere. Quello che davvero mi piacerebbe fare è una serie di EP, uno di canzoni popolari sentimentali e uno di brani anni quaranta stile Vera Lynn . Non delle cover, canzoni nuove, ma in quello stile.
A parte la musica, cosa le piacerebbe fare?
Mi piacerebbe aprire un centro estetico. Mia nonna, riposi in pace, quando io e mio fratello eravamo piccoli ci ha insegnato a farle le cure di bellezza. Mica scema. Io avrò avuto quattro anni e mio fratello otto, lui le faceva la pedicure e io manicure e capelli.
© IFA, 2009 (traduzione di Emilia Benghi)
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Tratto dall’intervista Amy: “Droga, ho chiuso. Ora rivoglio mio marito.” (qui), di Richard Sullivan, 30 Marzo 2007, www.repubblica.it.