(Tivoli, 1905 – Lafayette, California, 1989)
Nobel per la Fisica nel 1959. Per la scoperta dell’antiprotone.
Emilio Segrè è un fisico statunitense di origine italiana. Allievo del corso di ingegneria tenuto da E. Fermi all’Università di Roma, nel 1928 vi ottenne la cattedra di fisica. Con Fermi si occupò inizialmente di spettroscopia atomica e in seguito, ad Amburgo, approfondì con O. Stern i problemi della quantizzazione spaziale, impegnandosi, inoltre, in varie ricerche di fisica nucleare che lo aiutarono a scoprire l’efficacia dei neutroni lenti nel bombardamento dei nuclei pesanti. COn l’entrata in vigore delle nuove leggi razziali, nel 1938 fu rimosso dall’incarico di insegnante dell’Università di Palermo, motivo che lo costrinse a emigrare negli Stati Uniti dove ebbe una cattedra a Berkeley, in California; questa nuova sistemazione gli offerse la possibilità di continuare le sue ricerche sulle sostanze radioattive e gli permise di isolare il tecnezio, prima, e l’astato, poi. Durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale collaborò a Los Alamos con gli scienziati americani per lo studio e la realizzazione della bomba atomica, sviluppando una serie di ricerche sulle particelle. In seguito Segrè, anche se caldeggiato da molti scienziati, rifiutò di prendere parte al progetto per la bomba all’idrogeno. Prese anche le distanze dal clima di maccartismo che pervase gli Stati Uniti agli inizi degli Anni CInquanta; le violente discussioni avute allora con alcuni fisici di Berkeley, e le accuse ricevute di mancanza di patriottismo e di gratitudine verso gli Stati Uniti, avvelenarono l’ambiente scientifico e divisero gli scienziati per moltissimi anni. Segrè, malgrado questi comportamenti riprovevoli, continuò nelle sue ricerche. Infatti, utilizzando il Bevatron, un acceleratore di particelle in grado di raggiungere altissime energie, gli fu possibile verificare in laboratorio l’esistenza degli antiprotoni (protoni con carica negativa) e fornire, quindi, una prova ulteriore della teoria delle antiparticelle formulata nel 1928 da P.A. Dirac. Nel 1955 riuscì a produrre gli antiprotoni bombardando un bersaglio con protoni di alta energia: fra tutte le particelle negative prodotte in queste operazioni di collisione, solo una su centomila possedeva una massa uguale a quella del protone: per questo risultato venne premiato.
Il premio è stato diviso con Owen Chamberlain.
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Tratto da I Premi Nobel. La vita, le scoperte e i successi dei premiati in fisica, chimica, medicina, letteratura, pace, economia, dal 1901 al 2016, BookTime, Milano, 2016.