Demis Valle

Si laurea in Disegno Industriale al Politecnico di Milano nel 2005 con una Tesi teorica dal titolo Creatività e pensiero laterale per il design: la via dello humour e dell’intuizione. La vicinanza con i grandi nomi che hanno fatto la storia del design, visti i professori illustri che insegnarono in quel periodo, lasciano un segno indelebile sulla sua metodologia di pensiero condizionando fortemente l’ideale di coerenza da raggiungere con il progetto.

Dopo la Laurea inizia a lavorare come Junior Designer e Modellista nello studio AstoriDePonti Associati di Milano, intervenendo a supporto della progettazione di appartamenti residenziali e prodotti di design. In questa realtà entra in contatto con una delle firme più autorevoli dell’arredo italiano, l’architetto Antonia Astori, prima designer di Driade, che stimola la sua curiosità per una cultura del progetto profondamente radicata nell’eleganza della tradizione.

Nel 2006 inizia la sua collaborazione con l’artista internazionale Alberto Garutti che lo porta a vivere molto intensamente il rapporto con i meccanismi della creazione artistica, in particolare l’ideazione del concept e il design dell’opera d’arte contemporanea per committenze pubbliche, private e istituzionali. Partecipa al “Concorso per la realizzazione della Chiesa della Preghiera di Trezzano sul Naviglio”, in provincia di Milano.

Nel 2007 entra nello studio BAMdesign, design firm con sedi a Milano e New York, nel quale ricopre la posizione di Concept Manager e Senior Designer per la realizzazione di interni residenziali, commerciali e soprattutto progetti di retail nel settore del lusso per marchi di calibro internazionale: Dolce&Gabbana, D&G, Gianfranco Ferrè, John Galliano, Renè Caovilla, Belstaff, Meltin Pot, Costes Yacht e molti altri. I Diritti di Copyright impediscono di pubblicare tutti i progetti realizzati.

Nel 2011 inizia la sua esperienza da freelancer aprendo il suo Dè Atelier con l’intenzione di allargare il più possibile il ventaglio degli strumenti da utilizzare per realizzare le proprie idee e i sogni dei suoi clienti. È in questo periodo che decide di impegnarsi nella promozione del tag #italiancreativity, campagna a favore del valore delle idee italiane come nuova Value Proposition del nostro Paese, come nuova frontiera di un’identità nazionale che sente la necessità di spingersi oltre il Made in Italy.

Il suo percorso lo ha portato nel tempo a riflettere sul significato della parola professionale e su quale peso dare oggi alla carriera come traguardo per dare un senso ai propri studi, mascherato da un’ambizione personale del raggiungimento del sè. La sua conclusione è stata il passaggio graduale dalla condizione di libero professionista al nuovo stato di professionista libero, molto più adatto per la sua ampiezza di azione.

Nell’aprile 2015 gli viene proposto di tornare ancora dietro il bancone del bar come Principal Bartender in uno dei locali più celebri della città, per la precisione il più antico, il Bar Magenta, aperto nel 1907 e mai più passato di moda. È qui che può trovare le ispirazioni ultracentenarie di un luogo diventato testimone dei più importanti avvenimenti passati e dei più grandi cambiamenti, per trasformare tutta questa storia in longdrink e filosofia spicciola da bancone, leggera.

Scrive da quando era ragazzo, soprattutto aforismi e poesie. Da poco cerca di cimentarsi con i racconti brevi, ma quanto è difficile, figuriamoci un romanzo. Nel maggio del 2017 decide di autopubblicare le raccolte dei suoi scritti negli store online e molti altri non faticheranno a comparire, perchè il ritmo da mantenere è almeno una poesia a notte. Sempre nel 2017 inizia a partecipare a qualche concorso letterario per capire il valore dei suoi versi e ottiene sorprendenti e inaspettati risultati.

Tra pensieri, parole, matite, tasti di computer e liquidi da miscelare continua la creazione di qualcosa che possa muovere i sogni, i sentimenti e le emozioni delle vite umane. Una autentica missione italiana.

 

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