Luigi Pirandello (Nobel Letteratura 1934)

(Girgenti, attuale Agrigento, 1867 – Roma, 1936)

Nobel per la Letteratura nel 1934. Per il suo schietto e audace tentativo di perpetuare ai massimi livelli drammatici l’arte del teatro.

 

Luigi Pirandello è un drammaturgo a narratore italiano. Nato da una famiglia agiata, di sentimenti patriottici e garibaldini, lasciò presto, insoddisfatto per i metodi applicati, gli studi liceali a Roma e si trasferì a Bonn, dove nel 1891 si laureò in glottologia, con una tesi in tedesco: La parlata di Girgenti. Tornato a Roma fu costretto, a causa dei dissesti finanziari della famiglia paterna e della grave malattia mentale che nel frattempo aveva colpito la moglie, a dedicarsi all’insegnamento e a scrivere racconti, poesie, saggi (pubblicati su vari quotidiani nazionali). Dopo le sue prime opere (L’esclusa, Il turno), affioreranno nella sua produzione i motivi tipicamente pirandelliani, che daranno anche ai lavori successivi l’impronta del suo impegno letterario: l’illusorietà degli ideali, la solitudine dell’uomo, l’incoerenza e l’instabilità dei rapporti sociali e, per altri aspetti, gli inganni della coscienza e la necessità di una maschera, l’ironia lucidissima spesso alternata alla pietà. Da Il fu Mattia Pascal, in cui si coglie la nascita del “personaggio” pirandelliano, iniziò il percorso luminoso di questo grande astro della letteratura mondiale: con Così è (se vi pare), Il berretto a sonagli, Il piacere dell’onestà, Come prima meglio di prima, La vita che ti diedi, La giara, Liolà, Il gioco delle parti, Questa sera si recita a soggetto. Con queste e le molte altre opere pubblicate in tutto il mondo, Pirandello contribuì a fare uscire il romanzo dalle secche del Verismo, e ruppe gli schemi del teatro tradizionale, con innovazioni e sperimentazioni tra le più audaci del tempo, confermando la sua fortuna nella letteratura del Novecento ed emergendo come un classico della modernità. La sua influenza è innegabile su tutto il teatro moderno, fino al cosiddetto “teatro dell’assurdo”, anche se spesso di lui è stato colto l’esterno anziché l’intimo, le forme esasperate della sua dialettica piuttosto che le ragioni profonde della sua visione del reale.

Tratto da I Premi Nobel. La vita, le scoperte e i successi dei premiati in fisica, chimica, medicina, letteratura, pace, economia, dal 1901 al 2016, BookTime, Milano, 2016.

 

Comments : 0
Demis Valle
Artista, barman, creativo, designer, poeta.

Commenta

*